Soprattutto in certe occasioni speciali, come compleanni, Pasqua o Natale, può capitare di aver voglia di regalare un animale.

 

Ma è davvero una buona idea? Ecco alcuni spunti di riflessione.

 

 

Un animale è un impegno per la vita come un bambino

Quando si decide di prendere un animale, si assume un impegno per tutta la durata della sua vita. Che si tratti di un gatto, un cane, un roditore o un uccellino, ci si impegna a prendersi cura di questo essere vivente e a fare in modo che la sua vita sia felice e dignitosa. Significa quindi che bisognerà provvedere alle sue necessità, a volte mettendo da parte le nostre. Per questo motivo, prima di introdurre un animale nella nostra vita è meglio pensare bene a quello che si sta facendo, valutando pro e contro.

 

In quest’ottica, regalare un animale è sbagliato perché chi riceverà la bestiola non avrà scelto niente, né avrà la possibilità di valutare se sia la scelta migliore per il proprio stile di vita.

 

 

Regalare un animale equivale a regalare una responsabilità

 

Essere amici di un animale è bellissimo. Gli animali ci donano tanto, ma richiedono anche speciali attenzioni. Siamo i soli responsabili del loro benessere e della loro felicità. Una responsabilità grandissima, se ci si pensa bene! Per questo motivo, se si decide di regalare un animale, non si fa altro che dare ad un’altra persona una responsabilità che non si aspetta di dover sostenere. La cosa si fa ancora più complicata se l’animale viene regalato ad un bambino. Se da un lato può aiutarlo a crescere e comprendere il significato di responsabilità, dall’altro il genitore sarà responsabile per questo nuovo amichetto a quattro zampe o con le ali.

 

Regalare consapevolmente

 

Tutto questo non toglie che c’è sempre la possibilità di regalare in maniera consapevole. Il modo migliore è quello di non fare sorprese, ma di decidere tutti assieme l’introduzione del nuovo membro nella propria famiglia. Ogni membro sarà così consapevole delle responsabilità che lo attendono, ad esempio occuparsi del cibo, dell’intrattenimento o delle cure del nuovo amico peloso (o pennuto).

 

Meglio anche cogliere l’occasione per fare un gesto d’amore e adottare uno dei tanti animali ospiti nei rifugi, nei canili e gattili del nostro paese. Ci sono migliaia di animali che aspettano solo un’occasione per vivere felici con una nuova famiglia umana: il vostro nuovo amico potrebbe essere proprio ora in attesa del vostro arrivo!


Ovviamente vi consigliamo sempre di cercare il vostro gatto o cane o altri animali domestici in un rifugio, evitando di rivolgervi a un allevatore o ad un negozio: gli animali non sono oggetti.


Prima di pianificare l'adozione di un animale domestico, 

trovate alcuni consigli a sinistra.

 

Abbiamo messo lì diversi link ai video

del progetto

"Amico Animale"

di

Azienda ULSS 8 Berica

 



ANIMALI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS: IL VADEMECUM DI ENPA

Gli animali non trasmettono il coronavirus. È bene dirlo subito e con chiarezza. Anzi: in difficili giornate come queste hanno tanto affetto da darci e tanto amore da ricevere. Tutti gli animali: compresi ovviamente quelli che vivono liberi o all’interno di un rifugio, ai quali non bisogna far mancare la necessaria assistenza. Va tutelato il “bene salute”, e questo è chiaramente scritto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020; il “bene salute” di umani e non umani.

Come comportarsi allora? Ecco alcune domande e alcune risposte, selezionate tra le centinaia alle quali Enpa risponde in queste ore. Chiaramente vanno sempre, in ogni occasione, rispettate le regole sanitarie: distanza di sicurezza, pulizia accurata e continua delle mani, attenzione a non portarsi le mani alla bocca e agli occhi, evitare abbracci tra umani. Oltre al rispetto delle regole sanitarie è importante spostarsi solo quando strettamente necessario, e questo a tutela della salute di tutti.

1) Posso uscire all’aperto con il mio cane?

Sì. Il decreto non vieta lo spostamento di uomini e animali all’interno dello stesso Comune di residenza. Fare una passeggiata con il nostro cane è necessario per il suo benessere e anche per il nostro. È una attenzione al “bene salute” umano e animale. Sempre stando molto attenti alle regole sanitarie minime.

2) Sono una gattara e accudisco una colonia felina in un Comune diverso da quello di residenza. Posso continuare a farlo?

Sì. A nostro avviso, la gattara autorizzata deve continuare a occuparsi della sua colonia felina in quanto la circostanza è uno “stato di necessità”: i gatti (che sono tutelati dalla legge) non sarebbero infatti accuditi e alimentati e sarebbero esposti a maltrattamento e a abbandono. Di più: se alla gattara viene impedito di prendersi cura della propria colonia felina, i gatti andrebbero alla ricerca di cibo, creando potenzialmente una dispersione della colonia e un problema sanitario. Le gattare che si trovassero in questa condizione, devono avere una autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità. ATTENZIONE! Alcune Prefetture richiedono la dichiarazione dell’Ente o dell’associazione di appartenenza o il modulo Asl di assegnazione diretta e nominativa della colonia felina.

3) Sono un volontario: posso continuare a fare volontariato per gli animali in una struttura?

Sì. Chiaramente occorre innanzitutto rispettare il principio della limitazione degli spostamenti. Quindi si può continuare a fare volontariato solo quando strettamente necessario per gli animali. È necessario compilare il modello di autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità.

4) Le adozioni di animali nei rifugi sono sospese?

Le adozioni di animali nei rifugi non sono sospese. Tanto viene affermato anche in una circolare del Ministero della Salute a proposito delle prestazioni differibili e indifferibili. L’adozione di animali è considerata “differibile” solo al fine di limitare lo spostamento degli umani, ma non è né vietata né sospesa. Ovviamente vanno seguite le regole del rifugio presso il quale si vuole adottare un animale: alcuni danno in adozione solo per appuntamento, ad esempio. È bene quindi contattare telefonicamente prima la struttura, qualora si volesse adottare un animale. La condizione, in questo caso, è quella di recarsi nel rifugio situato nel proprio Comune di residenza.

5) Posso segnalare un animale vagante ferito o in difficoltà?

Si deve segnalare! Per il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero di animali vaganti o feriti è una prestazione “indifferibile”. Quindi nel caso in cui ci fosse un animale vagante o ferito bisogna assolutamente segnalare il caso alla Polizia Municipale del luogo precisando che secondo il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero è prestazione “indifferibile” e non può quindi passare in secondo piano.

6) C’è sufficiente disponibilità di cibo per animali?

La circolazione delle merci e la loro produzione non ha subito alcuna limitazione. Non c’è pertanto alcun timore in merito alla disponibilità, anche in futuro, di pet food.


LA CANDEGGINA

è

MOLTO PERICOLOSO

per

TUTTI GLI ANIMALI

NON USARE CANDEGGINA PER ANIMALI

prendete aqua e savone!

è sufficiente come per vostri mani!!!

 







Dopo l'adozione la giusta cura e alcuni visiti veterinari per sterilizzare, vaccinare e controlli sanitari diversi

sono

UN DOVERE.

 

informazioni per la sterilizzazione del gatto

 

informazioni per la sterilizzazione del cane

 

vaccinazione del gatto

 

vaccinazione del cane

 

 


Familiarizzarsi con il comportamento
dei vostri animali domestici.