IL LINGUAGGIO

 

Il cane ha diversi canali di comunicazione: segnali olfattivi, visivi, acustici e mimici. Inoltre, vivendo a lungo accanto all'uomo, il cane ha finito per imitare alcune delle sue espressioni, oltre a comprendere a grandi linee il suo linguaggio.

 

Quando si parla di comunicazione tra cane e uomo un fatto è certo: il cane non possiede un linguaggio verbale complesso ma può comprendere una cinquantina di parole.

 

Non si può, però, concludere che non vi sia possibilità di comunicazione tra

 

uomo e cane. Se esemplari delle due specie, uomo e cane, stabiliscono molto presto stretti rapporti affettivi, spesso si manifesterà un modellamento reciproco dei loro comportamenti.

 

Questo particolare fenomeno, descritto dallo zoologo Heini Hediger, è chiamato “tendenza all'assimilazione”.

 

Da qui si è sviluppata la teoria etologica dell'antropomorfismo, secondo la quale l'animale che vive a stretto contatto con l'uomo può adottare posture e mimiche che riproducono quelle umane. Quando comunica con i suoi simili, il cane invece impiega diversi canali di comunicazione.

 

Il canale vocale

I cani utilizzano vari vocalizzi per manifestare i loro stati emotivi e cominciano molto precocemente: fin da cuccioli si fanno sentire rumorosamente per chiamare in aiuto la madre o per ottenere di essere nutriti. Questo canale di comunicazione vocale diminuisce gradualmente di importanza nel corso del tempo: il cane adulto si rivela, infatti, meno loquace del cucciolo.

 

Il canale olfattivo

Nel cane numerosi messaggi, riguardanti il rango sociale, lo stato di ricettività genitale e, forse, anche la muta d'origine, passano per questo canale. Così, le tracce urinarie depositate dai maschi informano principalmente sul rango sociale di appartenenza del cane. In questo caso interviene anche l'aspetto visivo: la posizione del deposito di urina è scelta perché sia ben vista dagli altri cani. I cani dominanti, infatti, fanno grandi acrobazie per cercare di depositare l'urina quanto più in alto possibile.

 

Il canale visivo

Dalla mimica facciale alle posture, il canale visivo è preponderante nel cane adulto.

Attraverso il linguaggio corporeo il cane comunica, con i suoi simili e con noi, le sue intenzioni e il suo stato.

Il cucciolo appena nato è incapace di utilizzare completamente questo canale espressivo perché non possiede un buon controllo del proprio corpo. Solo in seguito riuscirà ad acquisire questo controllo grazie al gioco con i fratellini, e tale apprendimento durerà fino alla pubertà.

 

L’EDUCAZIONE: il gioco

 

Giocando con la madre e i fratelli durante le prime settimane formative, un cucciolo apprende i rapporti sociali, sviluppa attività comunicative, crea legami che durano per tutta la vita, pratica le attività fisiche e mentali necessarie a un predatore che un tempo doveva procurarsi il pasto.

Il gioco inizia nella cucciolata, quando i piccoli hanno circa tre settimane. Attraverso il gioco, i cuccioli sviluppano una grande varietà di abilità fisiche, come la destrezza manuale, il coordinamento, l'abilità di afferrare con le zampe anteriori, l'efficacia dei colpi con le spalle, il vantaggio dell'impatto.

 

Il gioco permette ai cuccioli di sperimentare e praticare i movimenti e l’azione in situazioni sicure. Apprendono inoltre l’autorità del “cane leader” e a scongiurarne il morso: se un cucciolo morde la madre con troppo impeto, lei lo riprende mordendolo a sua volta con forza. Se il cucciolo morde un altro cucciolo con troppa forza, il piccolo colpito guaisce di dolore e smette di giocare.

Un cucciolo impara, attraverso il gioco, a mostrare tolleranza, disponibilità, mancanza di aggressività, voglia di cooperare: tutti questi sono aspetti indispensabili per una buona relazione futura con gli esseri umani. Impara inoltre il valore di utilizzare comportamenti minacciosi.

 

Attraverso il gioco, i cuccioli sviluppano una gamma di atteggiamenti che poi mantengono per tutta la vita. Nel gioco abituale si riscontrano comportamenti sessuali, predatori o aggressivi, ma fuori dal loro contesto abituale.

 

Se un cucciolo mostra un comportamento potenzialmente dominante, è meglio evitare di coinvolgerlo in giochi che prevedono la lotta, in quanto in questo modo si rischia di gettare le basi per successivi problemi di aggressività.

In età più adulta il gioco continua ad essere fondamentale per il cane, sia per il suo divertimento sia per cementare e ribadire la gerarchia tra cane e padrone. Nell’attività di gioco sono molto importanti anche i giocattoli, che devi considerare tra gli oggetti più importanti che metti a disposizione del tuo cane.

 

Ogni giocattolo ha uno scopo: essere masticato, schiacciato, cacciato, usato per il tiro alla fune.

Usa giocattoli nello stesso modo in cui usi gli snack, come ricompensa per un comportamento corretto e obbediente.

 

SESSUALITÀ

 

Nel cane, come nella maggior parte degli animali sociali, l'accoppiamento è un atto di alto significato gerarchico che deve essere compiuto sotto gli occhi di tutti i componenti del gruppo. Proprio per questo motivo, infatti, il comportamento sessuale del cane è definito come un comportamento 'esibizionistico' e come tale è sempre stato motivo di scandalo, imbarazzo o ironia.

 

In realtà le anomalie del comportamento sessuale sono piuttosto rare nel cane. Spesso, quelle che vengono considerate come tali non sono altro che interpretazioni erronee di un comportamento animale del tutto naturale.

Ciò non significa, tuttavia, che il cane sia esente da qualsiasi patologia del comportamento sessuale: è, però, essenziale distinguerle dalle false anomalie.

 

Ad esempio l'onanismo (o autoerotismo), soprattutto nel maschio, non è quasi mai daconsiderarsi un tipo di comportamento patologico.

Talvolta è possibile osservare comportamenti omosessuali nella specie canina, non è raro infatti vedere un maschio o una femmina montare un individuo dello stesso sesso. Ma questo non ha il significato che gli attribuiamo negli esseri umani, perché la mimica dell'accoppiamento è un rituale sociale di dominanza che, se viene accettato, porta il soggetto montato a riconoscere la supremazia dell'altro.

I disturbi del comportamento sessuale sono rari e non costituiscono, quando esistono, che dei sintomi di un quadro clinico più ampio. Questi disturbi possono essere classificati in molti modi, ma, all'inizio, si trova sempre un'alterazione dell'imprinting, cioè l’apprendimento precoce della forma della madre e quindi di quella dei propri simili durante il periodo compreso tra le tre e le otto settimane dalla nascita.

 

Non avendo saputo identificare correttamente i loro simili, tali animali o cercano di accoppiarsi con rappresentanti della specie che è stata responsabile dell'imprinting (gatto, uomo, ecc.), o presentano comportamenti sessuali centrati solo su se stessi come l’onanismo.

 

Infine, si possono verificare anche casi di onanismo esclusivo. Questo disturbo si osserva nei soggetti in cui é mancato l’imprinting poiché non hanno potuto stabilire alcun legame affettivo con individui della stessa specie durante le prime settimane di vita.

 

È un atteggiamento tipico della 'depressione di distacco', una delle patologie comportamentali più gravi nel cane.

In caso di dubbi è sempre meglio rivolgersi al proprio veterinario.

 

AGGRESSIVITÀ

 

Generalmente il cane manifesta la propria aggressività ringhiando, mostrando i denti e mordendo. I cani aggressivi possono risultare fastidiosi o perfino pericolosi per gli altri animali e per l’uomo ed è quindi opportuno controllare che fin da subito il cucciolo, quando inizia a mordere per gioco, venga educato alle regole sociali.

 

Verso l'età di cinque settimane, il cucciolo impara a moderare l'intensità dei morsi che dà ai suoi fratelli e alle sue sorelle durante le attività ludiche. Quando il cucciolo entra a far parte di una famiglia e non ha vissuto abbastanza con i propri simili, è necessario insegnargli il divieto di mordere.

 

Numerosi proprietari invece trovano divertente e normale che un cucciolo mordicchi e lo lasciano fare, anzi, spesso lo incoraggiano in tal senso. Anche cresciuto, questo cane continuerà a giocare mordicchiando, ma senza aver imparato a controllare l'intensità del morso.

Nella grande maggioranza dei casi il morso è però una manifestazione dell'aggressività.

 

I diversi tipi di comportamento aggressivo.

Esistono diversi tipi di comportamenti aggressivi, che corrispondono a funzioni diverse:

 

Aggressione predatrice: corrisponde a manovre comportamentali per la cattura e l'uccisione della preda.

 

Aggressione tra maschi: comportamento aggressivo che si manifesta tra due maschi che cercano di imporsi come cani dominanti.

 

Aggressione tra femmine: comportamento analogo al precedente, ma tra soggetti femmine.

 

Aggressione per irritazione: viene scatenata da dolore, irritazione, costrizione.

 

Aggressione per paura: è una reazione difensiva di un cane che ritiene di essere in pericolo. L’animale pu percepire qualcuno o qualcosa come minaccioso e ritiene l’aggressività un metodo efficace per risolvere una situazione difficile.

 

Aggressione territoriale e materna: si tratta di due comportamenti molto simili perché il loro comando neuroendocrino e il loro scatenamento sono comuni.

 

Tutti questi comportamenti aggressivi, a eccezione dell'aggressione per paura, si svolgono in tre fasi:

l'intimidazione, che comprende posture (ad esempio coda dritta in alto o denti scoperti) e vocalizzi (di solito un forte ringhio);

il morso;

l'acquietamento, nel corso del quale il cane vincitore pone una delle zampe anteriori sul collo del vinto, mentre quest'ultimo si strofina contro il petto del vincitore.

 

Nel caso il cane si comporti in modo insolitamente aggressivo, è sempre bene rivolgersi al proprio veterinario per accertarne le condizioni di salute.