La sterilizzazione del gatto.
Scritto da:
Clinica Veterinaria Gaia
Ancona, via Primo Maggio, 142/b
La sterilizzazione è una delle soluzioni per aumentare il benessere di un gatto domestico.
Molti pensano che la sterilizzazione sia una violenza vissuta dal gatto in modo traumatico.
In realtà i gatti sterilizzati godono di ottima salute fisica e psicologica.
Sterilizzare il proprio gatto significa annullare i suoi istinti sessuali:
L’ANIMALE NON AVRA’ MEMORIA DEGLI IMPULSI CHE LO PORTANO AD ACCOPPIARSI E NON NÉ SENTIRA’ LA MANCANZA.
La sterilizzazione è un intervento sicuro che aumenta la prospettiva di vita del gatto fino al quasi il doppio, poiché’ previene la trasmissione di numerose malattie, non presenta rischi e dopo l’operazione sono richiesti solo alcuni giorni di riposo.
Sterilizzare il proprio gatto è un atto di responsabilità’ nei confronti del nostro animale.
I BENEFICI PER LA GATTA FEMMINA
Gli aspetti positivi della sterilizzazione per la gatta sono molti:
aumenta la sua socievolezza e diminuisce la sua tendenza ad allontanarsi da casa.
Si riduce la probabilità di tumore mammario, si evita la trasmissione delle malattie come la FeLV (leucemia felina) e la FIV (patologia simile all’umano HIV), si elimina il rischio di cancro uterino e altre patologie gravi dell’apparato riproduttivo (ipometra).
Non è necessario che le gatte abbiano il primo parto prima di essere sterilizzate; al contrario, è bene effettuare l’intervento prima del primo calore.
I BENEFICI DEL GATTO MASCHIO
La sterilizzazione rende il felino maschio più socievole, meno incline alle zuffe, meno distratto dalla ricerca della femmina, quindi meno soggetto ad incidenti stradali o ad azzuffarsi con altri gatti.
Si elimina, inoltre, il fastidioso problema delle marcature urinarie in casa, che si accentuano nel periodo di primavera – estate quando il gatto il gatto percepisce l’odore delle femmine in calore, anche a distanza.
La sterilizzazione previene la trasmissione di malattie quali la FIV e la FeLV, contratte attraverso lo scambio di sangue e liquidi organici, e aiuta a prevenire il cancro alla prostata.
LA STERILIZZAZIONE E’ UN UTILE STRUMENTO DI PREVENZIONE DEL RANDAGISMO.
Una gatta va in calore anche più di quattro volte in un Anno e può dare alla luce fino a 20 gattini!
Dare in adozione a persone responsabili i cuccioli non e’ sempre semplice e spesso i nuovi nati vengono lasciati a chiunque, senza la sicurezza di un trattamento adeguato.
Far nascere dei nuovi gattini, inoltre, priva numerosi cuccioli ospitati nei gattili della possibilità di essere adottati.
Spesso i piccoli sono abbandonati presso colonie feline di randagi, dove l’integrazione è difficile.
Capita così che vengano scacciati dai componenti della colonia e costretti ad allontanarsi dal gruppo.
Per i cuccioli si prospettano allora giorni di paura e smarrimento, di fronte a pericoli, fame e problemi di sopravvivenza.
ALCUNE RISPOSTE SULLA STERILIZZAZIONE DEI GATTI:
A che età è consigliabile effettuare la sterilizzazione?
Le gatte andrebbero sterilizzate prima del primo calore; i gatti maschi tra 6 e 9 mesi d’età.
In entrambi i casi è possibile effettuare l’intervento di sterilizzazione anche in età adulta.
Un gatto sterilizzato ingrassa facilmente?
L’aumento di peso non è una conseguenza della sterilizzazione; ma solo frutto di sovralimentazione.
L’operazione influisce sul carattere dell’animale?
La sterilizzazione non influisce affatto sul carattere del gatto e sul modo di rapportarsi col mondo esterno.
Al contrario, il suo comportamento diventa più stabile.
Le gatte devono partorire almeno una volta nella vita?
Non e’ assolutamente vero.
Tutte le femmine, anzi, è bene che siano sterilizzate prima del calore per prevenire molte malattie incurabili.
Ma la sterilizzazione e’ rischiosa e dolorosa?
La sterilizzazione è un intervento chirurgico che impedisce la riproduzione.
Nell’animale maschio prevede l’asportazione dei testicoli.
Nella femmina prevede l’asportazione delle ovaie e dell’utero.
L’intervento si effettua in anestesia generale, quindi non provoca alcun dolore: nella femmina comporta solo alcuni punti di sutura, mentre nel maschio nessuno.
I rischi dell’intervento sono quelli legati a tutte le anestesie.