Parassiti, come prevenirli?
Con l’arrivo della primavera inizia la stagione della prevenzione dei parassiti del cane e del gatto. In effetti durante la primavera le giornate si allungano, il sole è sempre più presente e più caldo e queste condizioni favorevoli climatiche stimolano proprietari e cani a trascorrere più tempo in ambiente esterno per fare lunghe passeggiate all’aria aperta. Le calde temperature però favoriscono anche la riproduzione e l’aumento dei parassiti esterni (soprattutto pulci e zecche) del cane e del gatto.
LA PREVENZIONE
In genere, si consiglia di eseguire il trattamento per la prevenzione dei parassiti esterni in tutti i periodi dell’anno, ma questi interventi devono essere eseguiti in maniera ancora più scrupolosa proprio nella stagione estiva, rispettando quindi l’applicazione mensile richiesta dalla maggior parte dei prodotti antipulci e antizecche attualmente in commercio.
COSA PROVOCANO
Se il cane o il gatto prendono le pulci, le conseguenze possono essere molteplici: - allergie scatenate proprio dalle sostanze anticoagulanti che la pulce immette nel corpo del cane pungendolo. Tali allergie possono poi sfociare in fastidiose dermatiti che richiedono spesso anche antibiotici. Senza contare che il prurito, scatenato dalla presenza del parassita, rende l’animale più nervoso e irritabile; - parassitosi interne. Le pulci possono veicolare altri parassiti (es. la tenia) che si insediano a livello dell’apparato digerente creando ulteriori problemi all’animale; - malattie ematiche.
Per il gatto:
l'emobartonellosi, una malattia causata da un parassita, che entra nel sangue del nostro gatto, attraverso la pulce che funge da vettore. È una patologia che rimane cronica nel gatto, anche se i sintomi scompaiono, e possono esserci ricadute. Gli animali più a rischio sono quelli che escono all’aperto, ma non sono esenti nemmeno quelli che vivono in casa.
COME SI INDIVIDUANO
Le pulci
Non sono facili da individuare sul corpo dei nostri animali domestici, perché sono molto piccoli, estremamente veloci e si camuffano facilmente nel pelo dell’animale. Tuttavia, nel soggetto infestato da questi parassiti è possibile individuare dei puntini nero-marroni simili a granelli di sabbia alla base del pelo. Si tratta degli escrementi delle pulci, segno inequivocabile della loro presenza.
Le zecche
Questi parassiti, talvolta anche di discrete dimensioni, si attaccano al cane e al gatto per succhiare il loro sangue e a volte veicolano anche altre malattie ben più gravi come la Rickettsiosi, l’Ehrlichiosi, la malattia di Lyme, ecc…
PARASSITI E UMANI
Oltre ai problemi clinici dell’animale, le pulci costituiscono un grosso disagio anche per i proprietari. Infatti, anche se le pulci tra un essere umano ed un animale preferiscono insediare l’animale con molto pelo, è pur vero che possono annidarsi anche nei tappeti, nel divano e nel letto del proprietario.
Molti dei prodotti antipulci e antizecche oggi in commercio, agiscono anche sulla riproduzione del parassita nell’ambiente domestico, riducendo in tal modo il rischio di infestazioni all’interno delle abitazioni.
COSA FARE?
Fortunatamente la maggior parte dei prodotti antipulci sono attivi anche contro le zecche; la cosa importante è verificare i tempi di durata di questi prodotti che spesso sono differenti per le pulci e per le zecche (in molti casi durano di più nei confronti delle pulci e meno nei confronti delle zecche).
ALTRI PARASSITI
Ma la bella stagione porta con sé anche altri noiosi e pericolosi parassiti, veicoli di temibili malattie: zanzare e flebotomi. Fra le patologie trasmesse dalle zanzare, la più conosciuta è senza dubbio la filariosi cardiopolmonare. Questa patologia può colpire sia il cane sia il gatto e la prevenzione può essere fatta mensilmente (per tutta la durata del periodo primavera-estate) con l’utilizzo di compresse o tavolette masticabili o, nel caso del cane, anche tramite un’iniezione sottocutanea da effettuarsi una sola volta all’anno. LEISHMANIOSI
(solo per i cani) Negli ultimi anni, si va sempre più diffondendo anche la Leishmaniosi, un’altra pericolosa malattia trasmessa dai flebotomi o pappataci (particolari zanzare di piccole dimensioni che si riproducono nei periodi caldi). Questi insetti agiscono soprattutto all’imbrunire pungendo gli animali che vivono all’aperto. La Leishmaniosi era diffusa originariamente nelle zone costiere mediterranee ma si sta ora estendendo a diverse regioni dell’Italia. Per questa particolare malattia non ci sono moltissimi prodotti e mezzi di prevenzione, ma quei pochi che abbiamo a nostra disposizione è meglio utilizzarli rispettando scrupolosamente le indicazioni e i tempi di durata segnalati dalle aziende produttrici e consigliati dal veterinario curante. Uno dei sistemi di prevenzione più semplice può essere quello di far dormire i cani in casa nel periodo più a rischio (primavera-estate). Per quanto riguarda l’impiego dei diversi prodotti da utilizzare per la prevenzione di questi parassiti, è indispensabile rivolgersi al proprio medico veterinario che sarà in grado di scegliere l’antiparassitario più idoneo al vostro animale e darvi tutte le indicazioni relative al suo impiego, tempi di durata ed eventuali precauzioni.
(Da Focus.it di Manuela Michelazzi e Simona Cannas)